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Gara lunga e ricca di colpi di scena. Nel festival della gialle la spunta il team Hot Pistons con il secondo posto di David Beardsley. Terzo posto per Fabbri. La fortuna è cieca, specialmente a Las Vegas dove invece qualcuno dice che invece la sfortuna o quale errore di guida ci vedono benissimo. AI posteri l’ardua sentenza ma ci sarà un gran lavoro da fare in direzione di corsa dopo che tutti i pezzi di Next Gen saranno raccolti dalla pista. A Las Vegas infatti come ampiamente preventivato dalle gara in settimana e dal Cecconi è successo di tutto: tantissime gialle, moltissimi incidenti con danni e soprattutto una pista che alla lunga è stata clemente con chi è riuscito a restare fuori dai guai.I tempi in prova sono stellari: Bartelloni segna la pole con 36.658 con i primi dieci racchiusi in meno di un decimo. Si parte e tutto sembra andare per il meglio, non ci sono cautions, il gruppo di testa prende il largo con Bartelloni, Cedrati, Bortolotti, Beardsley, Miccolis, Acquaviva e Fabbri che sembrano avere un passo diverso. Prima sosta ai box al giro 40 per i leader e Miccolis è il primo dei top a perdere contatto dopo il cambio gomme per una penalità.La ripartenza vede ancora gli ABS sugli scudi con Bartelloni e Fabbri che cercano di mettere in difficoltà Cedrati e gli Hot Pistons con Casiraghi, rimasto abilmente nei top grazie ad una strategia differente. La seconda parte di gara comincia con Fabbri al comando ma le gialle si susseguono ad ogni ripartenza, la gara da difficile diventa una lotteria. Le eliminazioni continuano manco fosse il primo gioco di Squid Games: Red light…Green Light…eliminato chi si tocca. La lista è lunga, in primis Miccolis rimasto impantanato nelle retrovie, poi Cedrati che esce malconcio da uno contatto con lo stesso Fabbri e dietro tanti altri con Steffan, Viviani, Belloli, Paparelli che devono arrendersi a Las Vegas. Nel caos gli Hot Pistons cambiano gomme prima di tutti e intanto Bacchi si prende la soddisfazione di condurre il CIN per qualche giro. Le esecuzioni però continuano e arrivano fino 10. Intanto per strategia Bortolotti e Beardsley tornano in testa assieme a Casiraghi e Arcangeli mentre Fabbri deve fare i conti con una macchina non perfetta dopo i numerosi contatti ma tiene botta.Nel finale finalmente le gialle tramontano e il gruppo o quello che ne rimane si slancia. Chi ha la macchina a posto vola e la strada si spiana per la doppietta Hot Pistons e il podio di Fabbri. Top Ten ricca di outsider dove Giacometti si conferma rookie di alto livello insieme a Bacchi e Arcangeli e dove Pedrocchi in controllo da 42° fa segnare uno strabiliante 7° posto. Ora è il momento per molti di leccarsi le ferite, ci sono solo 14 giorni di tempo prima di Autoclub.
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