Interviste

- Details
- Super Admin By
- Category: Interviste
- Hits: 2


Daytona è una lotteria…
Daytona.Ehhh…ma come si fa a stare davanti, è una gara pazza.
Beh a quanto pare c’è qualcuno che anche prima di Las Vegas ha beffato il banco.
Ecco l’uomo di Daytona, Marco Iaffaldano ex campione italiano l’unico in grado di correre e vincere (quasi, la quota è arrivata a 4) sempre sul tracciato della regina della stagione, la prima. Un poker folle e impossibile da replicare, almeno per un essere umano normale.
La domanda che tutti ti vogliono fare e alla quale non puoi rispondere con un classico: beh serve molta fortuna. Come ci insegnano i grandi giocatori d'azzardo la fortuna è una cosa per principianti, quindi ci spieghi come si vince a Daytona?
Come nella vita, la fortuna aiuta gli audaci, quindi innanzitutto bisogna provarci!
Le gare nei superspeedway sono molto diverse rispetto agli altri ovali: non bisogna gestire la gomma ma va gestita la temperatura del motore, è necessario evitare situazioni pericolose per almeno 3/4 gara, bisogna saper spingere chiunque tu abbia davanti e capire come spingerlo perché i piloti hanno tutti stili differenti, anche a Daytona, ci sono piccoli dettagli che fanno la differenza. È una questione di sensibilità, non nella classica accezione del pilota da corsa europeo (ottimizzazione pedali/volante), ma nella gestione degli spazi della macchina nel gruppo, nel capire quale sarà la linea più veloce e quando cambiarla, nel capire come guidano e il livello di aggressività/passività dei piloti attorno a te e saper aspettare il momento giusto.
E poi, come ha dimostrato anche questa gara, non bisogna mai darsi per vinti: a 9 giri dalla fine io ero 14°, con Roberto Del Papa 16° e arrivato super terzo e Matteo Mezzetta 19° arrivato ad un gran quinto posto! Abbiamo scelto le linee giuste e spinto al massimo, tanto che a due giri dalla fine mi si è anche accesa la spia dell'olio e ho dovuto trovare pure un momento per raffreddare la macchina per affrontare l'ultimo giro a manetta!
Per me vincere a Daytona è sempre una grande soddisfazione, poi farlo con il minimo distacco di sempre nel CIN è ancor più sorprendente!
Dopo il titolo hai mollato un pò il mondo delle corse ma quando torni sei sempre supercompetitivo. Ti bastano le dosi di adrenalina che prendi durante queste piccole gare o corri proprio quando non puoi farne a meno?
Se ci fosse la possibilità mi piacerebbe correre di più, è una cosa che un po' mi manca, ma la vita mi ha portato a fare altre scelte. In gare come Daytona non vanno allenate le traiettorie e la gestione del consumo gomme (che richiede tempo e costanza) ma, come detto prima, servono altre caratteristiche che ho già fatto mie con l'esperienza. Per ora mi devo accontentare
Come si vive senza CIN (o almeno con poco CIN)?
In realtà senza CIN non lo so, perché ad esempio l'anno scorso ho passato molto più tempo dietro le quinte rispetto alla pista. Quest'anno sto cercando di passare tutte le mie mansioni al resto dello staff, anche se sarò sempre presente quando serve. Penso che questo sia un punto di riferimento per tutto il racing online italiano, anche se la Nascar è poco seguita, ormai siamo un pezzo di storia e mi rende orgoglioso farne parte.
Come vedi il futuro del campionato? Chi sono i favoriti per la finalissima? Chi potrebbe essere la sorpresa?
Sono convinto che il campionato sia in ottime mani e potrà far sempre meglio, sia in termini di visibilità che di competitività. L'obiettivo è quello di avere una community sana (che in un mondo competitivo come questo non è facile da avere) che rispecchi i punti cardine espressi nella prima pagina del regolamento CIN, che invito tutti a rileggere ogni tanto.
I favoriti d'obbligo sono i 3 finalisti dello scorso anno, ovvero Cristian Loi, Alessio Fabbri e Matteo Bortolotti. Mi aspetto comunque delle sorprese, soprattutto nella regular season, con qualche vittoria inaspettata.
Se cercate qualche nome nuovo, in B qualche indicazione penso sia già arrivata... Buon campionato a tutti!

- Details
- Super Admin By
- Category: Interviste
- Hits: 65
La scorsa stagione del CIN Cup eSports Series ha regalato emozioni forti, con gare serrate e una community sempre più appassionata. Tra i protagonisti assoluti c’è stato Matteo Mezzetta del Team Cube Controls Reparto corse che ha conquistato con determinazione e costanza il gruppo B, scrivendo una pagina importante della sua carriera da simracer. Lo abbiamo intervistato per conoscere la sua storia, le emozioni vissute e i consigli per chi sogna di essere tra i protagonisti della nuova edizione del CIN.
Matteo, lo scorso anno sei riuscito a conquistare il Gruppo B del CIN: cosa ti ha spinto a partecipare a questo campionato e cosa ti ha dato, a livello di crescita personale e sportiva?
Lo scorso anno ci sono stati diversi fattori che mi hanno fatto pensare a competere nel gruppo B, fin dalle prime gare ho capito che il livello di tutti i partecipanti era molto elevato e competitivo, e questo unito alla struttura stessa del campionato mi ha messo difronte ad un bivio, potevo fare l’altalena tra gruppo A e gruppo B per tutto l’anno oppure puntare a rimanere in gruppo B cercando di guadagnare abbastanza rating per essere “tranquillo” in gruppo A l’anno successivo, la seconda opzione mi sembrava la più sensata per la mia crescita all’interno del campionato
Il Campionato Italiano NASCAR su iRacing è una delle realtà più seguite nel sim racing italiano. Secondo te, cosa rende unico il CIN rispetto ad altri tornei e perché un pilota dovrebbe iscriversi alla nuova stagione?
Il CIN è affascinante perché tutta l’organizzazione cerca di replicare in tutto e per tutto il campionato NASCAR reale, a partire dalla struttura del campionato con playoff e finale, sino alla cura delle skin che devono rispettare certe regole proprio per essere il più possibile simili alle controparti reali, aggiungici la direzione gara, la copertura mediatica, la storia del campionato e capisci perché sia uno dei campionati più importanti in Italia per gli appassionati di Sim- racing
Guardando indietro, qual è stato il momento più emozionante o difficile della tua stagione vincente? E quanto questa esperienza ti ha motivato per affrontare nuove sfide, magari nel Gruppo A?
Non credo ci sia stato un vero momento chiave, il fattore più importante è stata la conoscenza degli avversari e puntare sempre al massimo risultato utile in base a chi partecipava alla gara, è un attimo trovarsi qualche “Pro” penalizzato o un rookie fortissimo che è obbligato a farsi le prime gare in B, e se vuoi puntare al campionato devi essere bravo a fare lo slalom tra questi piloti e rimanere concentrato sull’obiettivo Poi essere riuscito a vincere il gruppo B da tanta motivazione per fare bene in A quest’anno
Molti piloti stanno pensando di iscriversi per la nuova edizione del CIN. Qual è il consiglio che daresti a chi entra per la prima volta in questo campionato?
Il consiglio che mi sento di dare è quello di porsi sempre in modo amichevole e rispettosi, è vero che è un campionato, c’è competizione ed il livello è altissimo, però allo stesso tempo è pieno di piloti disposti ad aiutare, chiedete, prendetevi il vostro tempo e frequentate il più possibile i server di prova, gli ovali sembrano tutti uguali ma non sono tutti uguali
Oltre alla competizione, il CIN è anche una grande community. Che ruolo ha avuto per te il rapporto con gli altri piloti e quanto conta questo spirito di squadra nel vivere il campionato?
Direi che la community è la parte fondamentale del CIN, personalmente ho trovato sempre disponibilità e simpatia, consiglio a tutti di partecipare ad un incontro quando possibile, poi non si può stare simpatici a tutti, ma è così in tutte le grandi famiglie
Ora Tocca a Te!
Iscriviti alla Nuova stagione Del CIN Cup eSport Series

- Details
- Super Admin By
- Category: Interviste
- Hits: 30
Finalmente una stagione senza l'ansia di vincere oppure la vecchia stagione e' gia dimenticata e la voglia di vincere e' sempre uguale?
Dopo questi quasi tre mesi di stop, l'adrenalina é ancora bassa e non sento grosse pressioni. Il campionato come sempre sará lunghissimo e in generale la regular season é la fase dove ci si puó divertire di piú, senza dover pensare a portare a casa un buon risultato. Ovviamente partecipo per vincere piú gare possibile, ma i play off rendono la competizione molto piú dura, quindi per ora mi godo questa regular season.
Quale dei tuoi rivali inviteresti a cena per una serata di motori e bisbocce?
Tra tutti quelli con cui ho condiviso gli ovali, mi piacerebbe una cena con Vincenzo D'Antonio. Sono sicuro che lui é quello con piú aneddoti da raccontare riguardanti i motori!,
Il tuo ricordo più bello del cin fino ad oggi?
Ci sono molto ricordi belli e sinceramente trovo difficile sceglierne uno. Sicuramente la sensazione che ho avuto quando sono tornato a correre nel 2022, dopo quasi 20 anni lontano dal simracing, ritrovando Fabrizio e Matteo é una delle piú belle.
Un saluto speciale a tutti gli appasionati del CIN
Come ogni anno il CIN é alle porte e auguro a tutti un campionato pieno di divertimento e soddisfazioni. Spero che il CIN riesca ad avvicinare sempre piú gente alle gare su Ovale, che in Italia sono ancora una nicchia. Vi invito a a guardare le gare in diretta, perché sono sicuro come organizzazione il CIN non abbia nulla da invidiare ai campionati virtuali di altissimo livello. Quindi ne approfitto anche per ringraziare gli organizzatori e tutte le persone appassionate, che dedicano tempo al nostro divertimento!

- Details
- Super Admin By
- Category: Interviste
- Hits: 362

PHOENIX, 9 GIUGNO 2025 – Dopo 24 gare, centinaia di giri in testa, pole, sorpassi e tensioni, la stagione 2024/25 del CIN Cup eSports Series ha finalmente il suo campione: Cristian Loi. Un trionfo arrivato al termine della durissima Arcade Informatica Phoenix 300, dove ha saputo unire velocità, strategia e sangue freddo. In esclusiva per noi, Loi si racconta a cuore aperto.
Cristian, complimenti per il titolo! Che emozione è stata tagliare quel traguardo sapendo di essere il nuovo campione CIN?
“𝐶𝑜𝑚𝑒 ℎ𝑜 𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑖𝑠𝑡𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑡 𝑔𝑎𝑟𝑎, 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑖𝑜𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑒́ 𝑡𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑒𝑡𝑖𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑒 𝑙𝑢𝑛𝑔𝑜, 𝑐ℎ𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 ℎ𝑜 𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑡𝑟𝑎𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑣𝑖𝑛𝑐𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑔𝑎𝑟𝑎 𝑒́ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑝𝑖𝑢́ 𝑢𝑛𝑎 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑖𝑜𝑖𝑎. 𝐼𝑛𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑢𝑙𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑃𝑙𝑎𝑦 𝑂𝑓𝑓 𝑁𝐴𝑆𝐶𝐴𝑅 𝑡𝑖 𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑑𝑜𝑣𝑒𝑟𝑡𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑜 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑖𝑜𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑢𝑛'𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑔𝑎𝑟𝑎, 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒.”
E quella pressione, Cristian l’ha saputa gestire al millimetro, conducendo in modo autoritario una delle gare più tecniche della stagione.
Hai dominato la Phoenix 300 fin dalla qualifica. Ti aspettavi una gara così perfetta o hai dovuto adattarti in corsa?
“𝐻𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑓𝑒𝑒𝑙𝑖𝑛𝑔 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑖𝑓𝑖𝑐ℎ𝑒, 𝑝𝑒𝑟𝑜̀ 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑙'𝑎𝑟𝑐𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑢𝑜𝑙 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑣𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑒. 𝐴𝑙𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜 𝑒 𝑀𝑎𝑡𝑡𝑒𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑢𝑒 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑙𝑜𝑡𝑖 𝑑𝑎 𝑔𝑎𝑟𝑎, 𝑚𝑎𝑔𝑎𝑟𝑖 𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖 𝑠𝑢𝑙 𝑔𝑖𝑟𝑜 𝑠𝑒𝑐𝑐𝑜, 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑎𝑝𝑒𝑣𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑖 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑒𝑣𝑜𝑙𝑢𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑔𝑎𝑟𝑎. 𝐷𝑒𝑣𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑜𝑛𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑒 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑎𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑢́ 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑝𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑔𝑎𝑟𝑎 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑚𝑖 ℎ𝑎 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑖𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎, 𝑚𝑎 𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎𝑡𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑐𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑣𝑎 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑔𝑖𝑟𝑖 𝑑𝑖 𝑓𝑖𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑐𝑖𝑚𝑜 𝑜 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒𝑠𝑖𝑚𝑜. 𝑃𝑜𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 ℎ𝑜 𝑝𝑜𝑡𝑢𝑡𝑜 𝑔𝑢𝑖𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑣𝑜, 𝑖𝑛 𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑝𝑢𝑙𝑖𝑡𝑎, 𝑖𝑙 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑖 ℎ𝑎 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑢𝑛 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑣𝑎𝑛𝑡𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑛𝑒𝑖 𝑙𝑜𝑛𝑔 𝑟𝑢𝑛.”
Un vantaggio che però ha rischiato di evaporare nell’ultimo stint, quando la minaccia di Alessio Fabbri, con gomme più fresche, ha messo a dura prova la sua leadership.
Nell’ultimo run hai dovuto difenderti da Fabbri con gomme più fresche. Quanto è stata dura mantenere la concentrazione e tenere la posizione?
“𝑃𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑠𝑖𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑖𝑢́ 𝑏𝑟𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑎𝑟𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑝𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 ℎ𝑜 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝑔𝑎𝑟𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑒𝑔𝑖𝑐𝑎. 15 𝑔𝑖𝑟𝑖 𝑖𝑛 𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑔𝑜𝑚𝑚𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖, 𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎𝑡𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑒𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑟𝑜𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑦𝑒𝑙𝑙𝑜𝑤, 𝑚𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝐴𝑙𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜, 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑜𝑐ℎ𝑖 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒𝑠𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑎. 𝑄𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑠𝑖̀, 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎 𝑝𝑖𝑢́ 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑒́ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑒𝑟𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑣𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑚𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑖 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑜 𝑎 𝑟𝑖𝑚𝑎𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑖 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑖 20/25 𝑔𝑖𝑟𝑖 𝑝𝑜𝑖 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑣𝑎𝑛𝑡𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑚𝑖𝑛𝑜𝑟𝑒. 𝐶𝑜𝑠𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑖𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑜𝑖 𝑒́ 𝑠𝑢𝑐𝑐𝑒𝑠𝑠𝑎.”
Il campionato è stato lungo e combattuto. C'è un momento della stagione in cui hai capito che potevi davvero puntare al titolo?
“𝑆𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 ℎ𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑢𝑡𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑖𝑙 𝑡𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜, 𝑠𝑖𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡'𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑖 𝑑𝑢𝑒 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑐𝑒𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖. 𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡'𝑎𝑛𝑛𝑜 ℎ𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑎𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑢́, 𝑎𝑐𝑞𝑢𝑖𝑠𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑝𝑖𝑢́ 𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑖𝑛 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑓𝑎𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑎𝑟𝑎.”
Hai vinto contro avversari fortissimi come Fabbri e Bortolotti. Cosa rappresenta per te questo titolo alla luce della loro esperienza?
“𝐶𝑜𝑚𝑒 ℎ𝑜 𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑖𝑢́ 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒, 𝑖𝑙 𝐶𝐼𝑁 𝑒́ 𝑢𝑛 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑖𝑜𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑁𝐴𝑆𝐶𝐴𝑅. 𝑄𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑢𝑛 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑖𝑜𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑜, 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑝𝑖𝑙𝑜𝑡𝑖 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖𝑡𝑎́ 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑒𝑡𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟𝑖 𝑠𝑢 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑣𝑒𝑖𝑐𝑜𝑙𝑖.
𝑄𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒 𝑒́ 𝑚𝑜𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑜𝑟𝑔𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑜́ 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜, 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑎𝑑𝑜𝑙𝑒𝑠𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑣𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑒 𝑒𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝐶𝐼𝑁.”
Mentalmente, come hai gestito la pressione di una finale così importante? Hai cambiato qualcosa nel tuo approccio rispetto ad altre gare?
“𝑆𝑖𝑐𝑢𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 ℎ𝑜 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑎𝑟𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑚𝑒𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜𝑠𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑡𝑜. 𝑀𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑎𝑝𝑒𝑣𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑎𝑟𝑎 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑎 𝑑𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑒, 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 ℎ𝑜 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑢𝑛 𝑝𝑜', 𝑒𝑣𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑒 𝑓𝑜𝑐𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑠𝑢 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑣𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑎𝑟𝑒.”
Il tuo team ha avuto un ruolo fondamentale nel tuo percorso. Quanto ha contato il lavoro di squadra per arrivare fin qui?
“𝑆𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑢𝑛 𝑡𝑒𝑎𝑚 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑎𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑎𝑑 𝑎𝑓𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑖 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖 𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑖𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒 𝑣𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖𝑒. 𝑂𝑣𝑣𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑖 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎 𝑖𝑛 𝑑𝑢𝑒 𝑖𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝐹𝑖𝑛𝑎𝑙 4, 𝑠𝑖𝑎 𝑖𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑀𝑎𝑡𝑡𝑒𝑜, 𝑜𝑔𝑛𝑢𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑖 𝑣𝑜𝑟𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑣𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑒. 𝑃𝑒𝑟𝑜̀ 𝑖𝑙 𝑐𝑙𝑖𝑚𝑎 𝑎𝑙𝑙'𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑒𝑎𝑚 𝑒́ 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑏𝑢𝑜𝑛𝑜 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑐𝑖 ℎ𝑎 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑎 𝑟𝑖𝑚𝑎𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑠𝑢𝑙𝑙'𝑜𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒. 𝑃𝑢𝑟𝑡𝑟𝑜𝑝𝑝𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑖 𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑞𝑢𝑖𝑠𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑡𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑇𝑒𝑎𝑚, 𝑚𝑎 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑚𝑎𝑠𝑠𝑖𝑚𝑜.”
Ora che sei campione CIN, quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione? Difendere il titolo o puntare ancora più in alto?
“𝐷𝑜𝑝𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑖 𝑙𝑢𝑛𝑔𝑎 𝑒́ 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑠𝑖𝑚𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒. 𝑀𝑖 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑑𝑖𝑓𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑡𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜, 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑡𝑜 𝑒́ 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝐶𝐼𝑁 𝑖𝑛𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎, 𝑝𝑒𝑟𝑜̀ 𝑚𝑎𝑖 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑚𝑎𝑖. 𝐶𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑒𝑟𝑜́ 𝑐𝑜𝑛 𝑐𝑎𝑙𝑚𝑎!”
C’è qualcuno a cui vuoi dedicare questa vittoria? Un ringraziamento speciale dopo un’annata così intensa?
“𝑆𝑖𝑐𝑢𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑐𝑢𝑖 ℎ𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑢́ 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑒𝑎𝑚 𝐵𝑟𝑎𝑘𝑒𝑙𝑒𝑠𝑠, 𝑣𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖 𝑒 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑖. 𝑄𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑑𝑒𝑑𝑖𝑐𝑜 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜.”
Ultima domanda: se dovessi descrivere con una sola parola la tua stagione, quale sarebbe? E perché?
“𝐷𝑒𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. 𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑖𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑖𝑙𝑜𝑡𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑎̀ 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜, 𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑒𝑠𝑎𝑔𝑒𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜. 𝐿𝑎 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑖 ℎ𝑎 𝑠𝑝𝑖𝑛𝑡𝑜 𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑎𝑟𝑒, 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑎𝑟𝑚𝑖, 𝑒 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑡𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙’𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜 𝑔𝑖𝑟𝑜.”
Con questa vittoria, Cristian Loi entra ufficialmente nell’élite del CIN Cup eSports Series, scrivendo una pagina indelebile nella storia del campionato. Phoenix ha consacrato un campione vero, capace di costruire il suo trionfo con lavoro, costanza e spirito di squadra. Ma, come lui stesso ha detto, questa non è la fine: è solo un nuovo inizio.

- Details
- Super Admin By
- Category: Interviste
- Hits: 449





Paolo, 28 gialle non si vedono spesso: come sei riuscito a mantenere la calma e a restare fuori dai guai in una gara così spezzettata?
𝑆𝑖 28 𝑔𝑖𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑣𝑒𝑑𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑒𝑑 ℎ𝑎 𝑖𝑛𝑓𝑙𝑢𝑖𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙 𝑔𝑜𝑑𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑢𝑛𝑜 𝑡𝑟𝑎 𝑔𝑙𝑖 𝑠ℎ𝑜𝑟𝑡 𝑡𝑟𝑎𝑐𝑘 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝐶𝐼𝑁 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑁𝐴𝑆𝐶𝐴𝑅 𝑖𝑛 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑙𝑒. 𝑇𝑟𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑒𝑚𝑒 𝑎 𝐺𝑎𝑡𝑒𝑤𝑎𝑦, 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑜 𝑎 𝑓𝑎𝑟𝑒 103 𝑔𝑖𝑟𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑜 𝑝𝑛𝑒𝑢𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐𝑖, 𝑚𝑖 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑑𝑜𝑛𝑜 𝑢𝑛 𝑏𝑢𝑜𝑛 𝑓𝑒𝑒𝑙𝑖𝑛𝑔. 𝐼𝑛 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑖 𝑔𝑢𝑎𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑙𝑖 ℎ𝑜 𝑠𝑐𝑎𝑚𝑝𝑎𝑡𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖, 𝑖𝑛 𝑑𝑢𝑒 𝑜𝑐𝑐𝑎𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑖𝑚𝑏𝑜𝑡𝑡𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑡𝑟𝑎 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑒 3 𝑚𝑎𝑐𝑐ℎ𝑖𝑛𝑒 𝑒 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑡𝑎𝑚𝑝𝑜𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑢𝑛𝑜 𝑠𝑝𝑖𝑛 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜 𝑝𝑖𝑙𝑜𝑡𝑎. 𝐸̀ 𝑑𝑢𝑟𝑎 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑓𝑟𝑒𝑑𝑑𝑖 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑜𝑐𝑐𝑎𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑒 𝑖𝑛𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑖𝑙 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑡𝑡𝑜 ℎ𝑜 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑜' 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑠𝑡𝑖𝑐𝑐𝑖 𝑎𝑖 𝑏𝑜𝑥 𝑝𝑒𝑟𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑔𝑟𝑎𝑡𝑢𝑖𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑑𝑖 20 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖 𝑡𝑟𝑎 𝑖𝑙 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑖 𝑏𝑜𝑥 𝑒 𝑜𝑟𝑔𝑎𝑛𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑖𝑡. 𝑁𝑜𝑛𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑒 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑔𝑖𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑠𝑎𝑙𝑖𝑡𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑃12. 𝐿𝑎 𝑐𝑎𝑙𝑚𝑎 𝑙𝑎 𝑐𝑢𝑐𝑖𝑛𝑜 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑎𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑟𝑖𝑡𝑚𝑎𝑡𝑎 𝑡𝑟𝑎 𝑢𝑛 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑜 𝑚𝑎𝑟𝑐𝑖𝑎 𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑟𝑒𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑒 𝑎𝑠𝑐𝑜𝑙𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑉8 𝐶ℎ𝑒𝑣𝑟𝑜𝑙𝑒𝑡!
Questo 12º posto arriva in una delle gare più complicate dell’anno. Pensi possa darti morale per chiudere al meglio la stagione a Phoenix?
𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡'𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑚𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑑𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑝𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑎𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑀𝑎𝑟𝑡𝑖𝑛𝑠𝑣𝑖𝑙𝑙𝑒 𝑒̀ 𝑢𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖, 𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑚𝑖 ℎ𝑎 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑚𝑖 𝑟𝑖𝑝𝑎𝑔𝑎 𝑑𝑖 𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑓𝑎𝑣𝑜𝑟𝑒𝑣𝑜𝑙𝑖 𝑎𝑑 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 ℎ𝑜 𝑑𝑜𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑙'𝑎𝑢𝑡𝑜 𝑎𝑖 𝑏𝑜𝑥 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑎𝑙𝑙'𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜 𝑔𝑖𝑟𝑜. 𝐴 𝑃ℎ𝑜𝑒𝑛𝑖𝑥, 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛 𝑙𝑎𝑦𝑜𝑢𝑡 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑠𝑖𝑛𝑔𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒, 𝑐𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒𝑟𝑜̀ 𝑑𝑖 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑒̀ 𝑡𝑟𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑜𝑠𝑡𝑖𝑐𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒.