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Una gara di Dover in archivio con qualche polemica di troppo ma un grande spettacolo e un Sonoma in rampa di lancio per il double del CIN di novembre. Tanti gli argomenti a tenere banco, primo tra tutti il successo di Cedrati tornato per l’occasione in pista senza test e senza prove. Risultato dominio totale della gara per il talento di Osimo, capace di interpretare con una prestazione superlativa un circuito non a caso tra i più temuti. Fatti i dovuti complimenti al vincitore c’è da dire che Dover ha messo a dura prova gomme e tenuta dei concorrenti con stint infiniti, traiettorie forzate e gestione al limite dei limiti della pista. Bravissimo Casiraghi a farsi sempre trovare pronto, velocissimo Loi e sempre costante Fabbri la gara ha visto anche il leader della classifica Bortolotti combattere strenuamente per difendere il primato con alterne fortune. Veniamo al dunque: pochissime gialle c’è da dirlo, solo 4 in 240 giri ma, nel Belloli’s Nest, la tana informatica e informale offerta dal Mauro nazionale, a fine gara gli episodi da valutare sono apparsi tantissimi e il ranking patente comincerà a fare paura a molti. Eh si, cosi su due piedi ballano una decina di punti da buttare nella speciale classifica. Sul tavolo degli imputati da una parte i top driver forse troppo aggressivi in fase di rimonta e sorpasso ma anche i ragazzi dei bassifondi con qualche chiusura di troppo ai fighetti primi della classe nel finale di gara. (modificato) Nel turbinio finale anche una analisi da VAR con il contatto Giacometti – Bortolotti – Fabbri costato il podio al pilota 66 a favore del campione ABS. Chi ha ragione? Alla direzione gara l’ardua sentenza con un in bocca al lupo da parte di tutti gli addetti ai lavori. In attesa della omologazione intanto subito orecchie drizzate verso Sonoma. Si torna in pista nella splendida valle. C’è poco tempo pre provare e soprattutto si va in circuito dove di certo gialle non ce ne saranno ma altri colpi di scena si perché Sonoma non è mai una gara normale. Aderenza al limite, saliscendi e tanta tanta sabbia intorno per non dimenticare che se si sbaglia si va davvero al mare. Gara, quella di Sonoma, che arriva al momento giusto. Un po' di sana bagarre senza banking e spotter servirà e temprare i cavalieri del CIN e sarà subito nuovo banco di prova per gli stradisti come Mora e per i campioni come Miccolis, Rondoletto, Loi, Bortolotti e Fabbri che con un occhio allo specchio retrovisore e all’elenco iscritti spereranno di non vedere scritto mai il nome Cedrati.

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