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Il Mercato Si Infiamma!
Una Settimana Un Pilota, Riccardo Casiraghi
Pilota della settimana solo per il titolo, stando a classifiche CIN e rendimento si dovrebbe parlare di pilota dell’anno…Si perché la roccia della Brianza Riccardo Casiraghi quest’anno non ha sbagliato una gara che fosse una. Sempre costante, deciso e decisivo nelle prime posizioni con ben 5 top 5 e 11 top 10 nella regular season e una partenza di categoria anche nei PO con +54 dal taglio ad una sola gara dalla selezione. Veloce, attento e sempre correttissimo Riccardo è senza dubbio un osservato speciale per la fase finale del campionato dove con i suoi ABS sicuramente sarà decisivo nella lotta al titolo anche in prima persona. Ordini di scuderia con Fabbri? Di certo per ora il set è un aiuto importante ma per il finale tutto da vedere ci attendiamo un impennata delle azioni firmate numero 27 rosso. Ferrarista doc come si confà a chi i rumori della F1 li sente dalla finestra di casa il pilota lombardo ha stupito tutti cimentandosi con una formula poco italiana...chissà cosa ne pensano dalle sue parti...di certo qualche appassionato di Lesmo avrà storto il naso, ma solo perchè non ha visto "la roccia" correre nel CIN. Battute a parte gustiamoci il profilo del Most Improved driver della stagione:
Una domanda per tutti quelli che non sono CINNERS, perchè la NASCAR in Italia?
Personalmente le corse su ovali mi hanno sempre affascinato, sia a ruote scoperte che coperte. Sarei contento se ci fosse una copertura mediatica maggiore per le corse su ovali qui da noi. Con la crescita dell'Euronascar confido che in futuro ci possa essere anche questa possibilità.
Parlaci del tuo esordio al CIN.
Ho iniziato nel 2002, grazie all'online della serie "Nascar Racing Season", erede di "Grand Prix Legends". All'epoca eravamo un centinaio di iscritti e mi fa molto piacere, dopo una ventina d'anni, gareggiare con molti dei piloti storici. Mi sono iscritto nuovamente al CIN da un paio d'anni e sono approdato al team ABS.
Il tuo TEAM? ogni quanto lavorate insieme? pensi sia importante?
Ci troviamo quasi tutte le sere per gli allenamenti sul server CIN ed anche in sessioni private solo con la squadra. Il grosso del lavoro sul setup é sulle spalle di Alessio Fabbri ed io cerco di adattarmi la macchina al meglio che posso. Durante la gara ufficiale é fondamentale avere i compagni di squadra per condividere strategie e scie, sembra un pó come nelle gare di ciclismo che per certi versi si assomigliano, correndo in gruppo.
Chi è il tuo pilota preferito nel mondo dei motori?
Sono cresciuto con Mansell e Alesí. Poi ho vissuto l'era Schumacher in Ferrari. Per me oltre a "Schumy" non c'é nessuno, anche se adesso devo dire che Verstappen mi sta appassionando.
Da dove vieni, quali sono i tuoi hobby?
Abito in Brianza, ad una decina di km dall'Autodromo di Monza. Mi occupo del reparto IT nell'azienda in cui lavoro.
I miei hobby principali, oltre al simracing, sono: viaggi "fai da te", astronomia e fotografia.
Il tuo numero ha un senso particolare?
Quest'anno é la prima volta che riesco a correre con il mio numero preferito, il 27. Mi sta portando anche fortuna 🙂 Rappresenta molto per me. Inizio con il dire che é il numero della Ferrari di quando ero bambino e quindi l'ho associato sempre alle corse. Anche nella sfera privata é legato a diverse ricorrenze. Altri numeri con cui ho corso nella storia del CIN sono il 327 (perché il 27 era occupato), il 156 e 159... che da buon alfista sono dedicati all'Alfa Romeo.
Motto?
La gara finisce dopo il traguardo
L'ovale Del Mercoledì
Una Settimana Un Pilota, Fabrizio Ugolotti
Girare in pista ovali con 42 matti vicinissimi non è mica facile. Servono sangue freddo, tanta pazienza, una conoscenza approfondita del mezzo e delle sue caratteristiche e soprattutto serve la capacità di capire il momento in cui attaccare e quello in cui limitare i danni. Doti da pochi, doti da saggi. Ospite del CIN questa settimana Fabrizio Ugolotti, il “professore” del CIN. Macchina gialloblu, sempre nelle prime posizioni, mai fuori luogo e sempre sul pezzo come si addice a chi questa “materia” la mastica da un po'. Fabrizio è un storico del CIN, presente sin dalle prime edizioni e tornato in pista da pochi anni. Elemento di spicco anche nella direzione gara con il passare del tempo è ora divenuto una figura quasi mitologica nel campionato. Conoscenza, impegno e dedizione lo hanno reso punto di forza del suo team e punto di riferimento per compagni di squadra e avversari sia fuori che in pista. Lo scorso anno aveva deciso di correre poco, il tempo da dedicare era poco, poi dopo un paio di risultati positivi noi della redazione CIN gli abbiamo chiesto: “Vuoi fare sul serio?” Lui ha risposto: “No, ma ottimizzero il tempo che ho disposizione per fare solo qualche bella gara”. Risultato? Playoff raggiunti e tanto di più. Nel gesto sta l’uomo, nella risposta eccovi da vicino il “professore”:
Una domanda per tutti quelli che non sono CINNERS, perchè la NASCAR in Italia?
Il mondo NASCAR reale come spettacolo USA lo vivo solo per riflesso e curiosità, ma per molti simmer nostrani nati nel millenovecentoequalcosa le NASCAR sono state le prime auto simulate online quando ancora si “giocava” con connessioni su modem 56k o ISDN. La serie NASCAR è stata uno dei primi giochi online e ha aperto un nuovo mondo e un nuovo concetto di sfida, non più contro auto governate da un software ma contro altre persone. Io, da quel momento, credo di non aver più concepito e gradito giochi in single-player, è stata una svolta epocale ed è stata grazie alla fantastica serie NASCAR degli inizi anni 2000.
Parlaci del tuo esordio al CIN
Sono uno dei vecchi iscritti al CIN (inizialmente con altri acronimi ma di fatto sempre un campionato italiano che simulava la serie NASCAR) dei primissimi anni 2000, poi per motivi di lavoro, sport e famiglia mi ero fermato. Sono rientrato 2 campionati fa ritrovando vecchi amici e una community numerosa e soprattutto sana. Nel primo campionato ho dovuto togliere ruggine sia nella guida che nelle procedure di gara perchè l’aspetto strategico, la regolarità, il saper stare fuori dai guai e la pazienza sono punti essenziali da mettere a fuoco per chi inizia o ricomincia come me.
Il tuo TEAM? Ogni quanto lavorate insieme? pensi sia importante?
Abbiamo terminato due campionati con gli Hot Pistons, perennemente e duramente in lotta soprattutto con il Team ABS per la vittoria di ogni gara e quindi del campionato. Ho la fortuna di avere in team due top driver come Cedrati che considero il più forte e talentuoso in assoluto e Bortolotti che è la sintesi del perfetto pilota Nascar. A questi si aggiungeva la conoscenza dei setup di Giancarlo Moretto per metterci nelle condizioni di avere gli strumenti per lottare al vertice. E’ stato tutto molto sfidante e coinvolgente ma l’aspetto “stress” legato alle notevoli risorse che richiede lo sviluppo e la preparazione per lottare ai vertici mi ha fatto poi virare verso l’idea di prenderla in modo più leggero per il campionato in corso. Da li è nata l’idea di ricreare il Team Brakeless, stesso nome usato negli anni 2000 da me, sempre con Bortolotti e anche Loi che è rientrato in questo campionato. Anche Cedrati si sapeva che non avrebbe potuto fare tutte le gare ma ha comunque sposato il progetto così come l’americano Beardsley. Poi abbiamo contattato De Gennaro perché riteniamo che sia fondamentale per ogni team svolgere anche un'azione formativa e di supporto verso nuovi piloti che dimostrano attaccamento al CIN. L’intento base del nuovo team è di prendere il campionato in modo più soft, dedicando esattamente le risorse di tempo e voglia presenti in quel momento, senza la pressione di dover performare obbligatoriamente. Il risultato è stato che da inizio campionato ad adesso abbiamo messo in tutto 3h di server per allenamento condiviso, io sto cercando di mettere in pratica gli insegnamenti sui setup degli anni precedenti cercando di approfondire gli aspetti aerodinamici che sono fondamentali per questa auto ma nel frattempo sono rimasto in top 10, Cedrati si presenta alle gare senza un giro di allenamento e poi vince o ci va molto vicino, Bortolotti si allena quando può ma è rimasto primo in classifica per 8 gare e adesso è terzo, Loi al rientro dopo anni, ha fatto 4 pole e ha già ottenuto una vittoria, De Gennaro è regolarmente nei primi 15 e piano piano farà esperienza per portare a casa i risultati, Beardsley sta inanellando una serie di eventi sfortunati dovuti a problemi hardware ma quando è a posto è anche lui in top 10. Lavorare insieme magari non è determinante in certe situazioni come la nostra ma è molto importante perchè consente di avere dei riferimenti soprattutto se hai dei compagni esperti e se c’è qualcuno che sappia mettere le mani nei setup perchè lo sviluppo porta via ore di lavoro, specialmente quando devi verificare come un setup si comporta nei run lunghi, quindi avere più auto che possano fare i test è meglio anche per poter verificare cosa succede alle gomme rimanendo in scia.
Chi è il tuo pilota preferito nel mondo dei motori?
Il pilota che in assoluto mi ha più emozionato in questi anni è stato Valentino Rossi, quindi “tradisco” le 4 ruote che seguo principalmente nella versione F1 e nomino il miglior italiano sulle 2 ruote.
Da dove vieni, quali sono i tuoi hobby?
A quasi 55 anni, sono un ex giocatore di volley professionista, quindi dalla mia Parma sono andato a giocare nella Panini Modena, poi a Mantova, a Napoli e poi sono tornato a Mantova dove ho messo radici e iniziato a lavorare a Siglacom che è una web agency maggiorata con molti altri servizi. Resto sempre nella mia versione plasmata da anni di sport di squadra: condividere obiettivi con i compagni di lavoro, essere costruttivo, aiutare chi è in difficoltà, impegnarsi per il risultato. Questo lo applico nel lavoro ma poi mi ritrovo ad applicarlo al mondo dei sim e anche nel campionato di volley che tutt’ora sto facendo in serie D a Parma con una squadra di “anzianotti” come me che giocano contro giovani virgulti tra cui ogni tanto incontriamo anche i figli di qualche mio compagno di squadra. I momenti più divertenti di questa squadra di vecchi marpioni sono quando gli allenatori delle squadre avversarie fanno il cazziatone ad alta voce sul tema “dall’altra parte c’è gente di 60 anni che gioca, si diverte e sta vincendo e voi invece…” :-D
Il tuo numero ha un senso particolare?
Abbastanza banale ma è il mio anno di nascita, però mi sono affezionato e mi piace.
Motto?
Nessun motto particolare, ma ho sempre creduto che dimostrare di essere una persona affidabile e corretta sia più importante che dimostrare di avere un talento infinito ma senza i prerequisiti detti prima.
L'ovale del Venerdi
Una Settimana Un Pilota, Daniele Fioravanti
E’ senza dubbio il personaggio del momento al CIN. Tutti parlano di lui anche se non lo vogliono dire. Nei box girano voci strane, occhiate dietro casco e cappellini tutte rivolte al numero 46. Invidia? Ammirazione? Difficile a dirsi. Due anni di gavetta poi l’esplosione in questa stagione: 4 gare di campionato, 2 assenze pervase dal mistero e due vittorie con Daytona come ciliegina sulla torta. Scopriremo mai cosa è successo nel cockpit targato Valentino Rossi nei primi 4 lunedì di questo campionato? Forse nessuno mai lo saprà, ad oggi è quasi impossibile penetrare la difesa della Scuderia Corse Atomica Meccanica in ritiro a Bristol per preparare la gara di campionato. Abbiamo però incontrato il pilota della settimana che non poteva essere nessuno al di fuori di Daniele Fioravanti, l’asso di Ascoli Piceno.
Una domanda per tutti quelli che non sono CINNERS, perchè la NASCAR in Italia?
Perché la Nascar è avvincente ed imprevedibile, bisogna saper dosare coraggio e pazienza durante tutta la gara. Correre a oltre 250 km/h a pochi centimetri dal muro o da altri 40 piloti dà grandi emozioni. Girare intono è tutt'altro che noioso
Parlaci del tuo esordio al CIN
Beh, ci sono stati due esordi al CIN. Il primo più di vent'anni fa. Correvo con Gran Prix Legend per il team Ballast di Filippo Filippini, il mio primo team manager, nel campionato italiano. Uscii poi Nascar 2003 e fui catapultato nel CIN. Come tanti, partii dall'ultimo girone e, grazie anche all'aiuto del Team 7 di Vincenzo Ghiagheddu, riuscii a correre l'ultimo anno nel primo girone. Eravamo agli albori di un movimento, ma già allora si correvano gare molto intense e c'erano già dei gran manici al volante. Successivamente entrai nel mondo del lavoro e per quasi 15 anni non guidai più su un simulatore. Nel 2020, dopo una lunga negoziazione familiare, sono tornato in possesso di un volante e di un simulatore. Questo è il mio terzo anno al CIN e mi sto divertendo più di vent'anni fa. Il primo anno ho corso qualche gara da indipendente, poi l'anno scorso e quest'anno corro per il Team Scam del presidentissimo Marcello Barisione.
Il tuo TEAM? ogni quanto lavorate insieme? pensi sia importante?
I miei risultati sono strettamente correlati al TEAM SCAM. Con Marcello Barisione, Massimiliano Buratti e Giulio Paparelli c'è una grandissima intesa. L'anno scorso eravamo un team rookie composto da soli rookies. Questo ci ha permesso di crescere progressivamente gara dopo gara, errore dopo errore. La nostra volontà sarebbe di allenarci tutti giorni a tutte le ore, poi facciamo i conti con le nostre routine quotidiane. Chi ha più tempo porta avanti il lavoro per tutta la squadra.. Poi in gara ci sproniamo e ci diamo suggerimenti, oltre a farci anche delle gran risate. Mi ripeto, senza la SCAM non avrei mai potuto raggiungere le due vittorie al CIN. Spero arrivi presto il turno dei miei compagni di squadra, perché se lo meritano.
Chi è il tuo pilota preferito nel mondo dei motori?
Valentino Rossi n.46 . Dire che sono un suo fan è riduttivo, più un discepolo. Welkom 2004 e Laguna Seca 2008 due gare che a mio avviso rimarranno per sempre impresse nella storia dei motori
Da dove vieni, quali sono i tuoi hobby?
Questo il mio identikit: sposato con Federica, due magnifici figli gemelli Emanuele e Beatrice, infine due gatti in casa non miei. Sono marchigiano di Ascoli Piceno che dicono abbia la piazza più bella d'Italia (Piazza del Popolo). Hobbies troppi, il jogging la mattina alle 06.30 è quello che pratico di più...oltre ovviamente ad essere un pilota cinners. Lunga vita al CIN!
Conosciamo meglio il nostro Matteo Pittaccio
Insieme a Marco Barbanera e Gian Luca Guiglia è il cuore pulsante della diretta del CIN…la sua voce il modo migliore per lanciare on air la passione di chi sin da piccolo adora motori e..ovali. Matteo Pittaccio ha reso il lunedi sera un appuntamento fisso anche per chi, da appassionato vuole godersi una gara e tutto quello gira attorno al CIN. Poi diciamocelo, che bello è dire in giro che la nostra gara è commentata da una vera voce di Sky!
La community era ansiosa di conoscerlo e allora per una volta invece che UN PILOTA vi presentiamo UN COMMENTATORE, sicuri del fatto che sia assieme a tutti i piloti un motivo in più per fare parte del CIN.
Passione a 4 ruote da sempre. Una carriera che poi ha svoltato a sinistra, caso o un occhio di riguardo per mondo USA?
Esatto, la passione per i motori e per le competizioni a quattro e due ruote è sempre stata al primo posto. Come molti, da piccolo ho iniziato a seguire la Formula 1 insieme a tutta la famiglia, in particolar modo con mamma, zio e nonno. Crescendo mi sono aperto a sempre più categorie grazie alla lettura e, soprattutto, ad Internet. Quest'ultimo è stato il luogo in cui ho iniziato a guardare le prime gare della Indycar (credo che nel 2009) e da lì sono poi passato all'Endurance, forse l'espressione che più mi piace del motorsport. Per quanto riguarda la NASCAR ricordo di aver visto le prime gare su Sportitalia nel 2010 e di aver trovato nel concetto di StockCar qualcosa di veramente diverso e affascinante!
Come si diventa telecronisti, quali sono i consigli per chi comincia? Che soddisfazione da trasmettere una passione ad altri appassionati?
" Domanda molto difficile perché credo che un vero e proprio percorso non ci sia, è tutto soggettivo. Quattro anni fa ho avuto la fortuna di trovarmi al posto giusto nel momento giusto e, una volta iniziata quest'avventura, di esser seguito e supportato dalla persona giusta. La mia passione per le telecronache risale agli anni della PS2, quando commentavo le gare utilizzando la modalità spettatore dei vari F1 (cosa strana lo so ahaha), ma a dirla tutta iniziai a pensare di voler diventare un telecronista negli anni delle superiori. Mi divertivo tantissimo a commentare le gare virtuali e così decisi di sfruttarle sia per capire come avrei potuto migliorare il racconto sia come dimostrazione pratica da allegare nel curriculum. A chi persegue l'obiettivo di diventare telecronista consiglio proprio di iniziare con il simracing, che oggi replica davvero benissimo le dinamiche delle gare reali. Per quanto riguarda la soddisfazione nel trasmettere la propria passone sì, è veramente tanta. Nel mio piccolo sto cercando di far capire quanto sia affascinante la Indycar, generalmente ignorata o criticata dallo spettatore medio. Quando riesco a portare nuovi amici e appassionati a seguire la categoria mi sento decisamente appagato, è una sensazione bellissima! "
C'è futuro per il motorsport USA in italia, cosa dicono dati e risposta del pubblico su ovali e NASCAR?
Il Motorsport USA avrebbe un grande potenziale in Italia. Utilizzo il condizionale perché purtroppo il nostro paese gira quasi esclusivamente intorno alla Ferrari ed alla F1 quando, in realtà, altre categorie come Indycar e NASCAR sarebbero in grado di far divertire se spinte e supportate nella maniera giusta. Quest'anno, ad esempio, ho veramente apprezzato il lavoro di Sky, che ha dato credito alla Indycar trasmettendo prove libere, qualifiche e gare. Nessuno prima di Sky l'ha mai fatto e sono certo che questo sia stato il modo giusto per promuovere una categoria e renderla attraente anche a chi guarda solo la F1. Spero che un giorno lo stesso discorso si possa fare con la NASCAR, gli strumenti ci sono!
E' più difficile commentare live una gara CIN o una reale in diretta su SKY?
" Allo stato attuale direi che commentare una gare reale si più difficile di una del CIN. Questo perché nelle live del CIN la maggior parte del lavoro lo fa il grande Marco Barbanera che, insieme a Gian Luca Guiglia, mi fornisce tutti i mezzi per commentare nella maniera più semplice possibile! A parte questo, come detto prima le gare virtuali sono molto simili alle controparti reali quindi alla fine in quanto a difficoltà siamo lì. Ciò che rende il mondo reale più complicato si ritrova, probabilmente, nella gestione dei tempi tra gli ampi pre-gare, gli stacchi pubblicitari ed il palinsesto da seguire. Per il resto il play-by-play è veramente simile."
Quando parteciperai anche tu ad una gara del CIN, con quali macchine ti diletti su IRACING?
"Bella domanda! In questo momento se guidassi nel CIN potrei fare solo danni ahahaha. Scherzi a parte mi piacerebbe molto partecipare ad una gara, anche se mi servirebbe davvero tanto tempo per prepararmi ed evitare di dare fastidio ai piloti più competitivi. Tuttavia, appena mi sentirò pronto sarà davvero felice di correre. Passando alle macchine, su iRacing mi diverto tantissimo con le IR-18 della Indycar, le LMP1 e la Dallara P217 LMP2, queste sono le tre auto con cui preferisco girare."
Il sito ufficiale di Matteo : Matteo Pittaccio - Telecronista Motorsport
Amarcord, Nascar Magazine Online Vol.4
Amarcord, Nascar Magazine Online Vol.3
Siamo arrivati alla 3 edizione del NASCAR Online Magazine ed era Dicembre 2002.
Ecco anche la versione da scaricare
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Buona lettura